sabato 1 giugno 2019

Ascensione del Signore Gesù

Ascende il Signore tra canti di gioia
Commento al Vangelo (Lc 24,46-53) 
tratto dal Messalino “Sulla Tua Parola" di Maggio-Giugno 2019

La solennità dell’Ascensione del Signore racchiude due elementi. Da una parte orienta il nostro sguardo al cielo, dove Gesù glorificato siede alla destra di Dio. Dall’altra parte, ci ricorda l’inizio della missione della Chiesa: Gesù risorto e asceso al cielo manda i suoi discepoli a diffondere il Vangelo in tutto il mondo. Pertanto questa festa ci esorta ad alzare lo sguardo al cielo, per poi rivolgerlo subito alla terra, attuando i compiti che il Signore risorto ci affida. L’Ascensione del Signore al cielo, mentre inaugura una nuova forma di presenza di Gesù in mezzo a noi, ci chiede di avere occhi e cuore per incontrarlo, per servirlo e per testimoniarlo agli altri. Si tratta di essere uomini e donne dell’Ascensione, cioè cercatori di Cristo lungo i sentieri del nostro tempo, portando la sua parola di salvezza sino ai confini della terra. In questo itinerario noi incontriamo Cristo stesso nei fratelli, soprattutto nei più poveri, in quelli che soffrono nella propria carne la dura e mortificante esperienza di vecchie e nuove povertà. Come all’inizio Cristo Risorto inviò i suoi apostoli con la forza dello Spirito Santo, così oggi Egli invia tutti noi, con la stessa forza, per porre segni concreti e visibili di speranza. Perché Gesù ci dà la speranza, se ne è andato in cielo e ha aperto le porte del cielo e la speranza che noi arriveremo lì.
Papa Francesco, Regina coeli, 13 Maggio 2018 


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