Commento al Vangelo (Gv 16,12-15)
tratto dal Messalino “Sulla Tua Parola" di Maggio-Giugno 2019
Gesù è la verità perché fa conoscere il volto nascosto, misterioso e inaccessibile del Padre. A tale missione si aggiunge quella dello Spirito di verità che glorifica Gesù per renderlo luminoso al credente, per farlo vedere quale Figlio eterno del padre e che da lui ha ricevuto ogni cosa, a tal punto che può dire: “Tutto quello che il Padre possiede è mio”. Così lo Spirito Santo porta a conoscenza perfetta la persona di Cristo, la sua opera, il mistero salvifico che lo congiunge in comunione di vita con il Padre. Un preciso ambito della sua funzione è quello di aiutare i credenti a comprendere l’insegnamento di Cristo. Lo Spirito insegna nel cuore dei discepoli la verità che essi hanno appreso pubblicamente da Cristo, perché la possano poi annunciare agli uomini. Non dobbiamo pensare certo che Gesù non ci abbia insegnato ogni cosa, che abbia tralasciato qualche verità importante, che non abbia detto tutto circa il mistero di Dio e della nostra salvezza. Lo Spirito non porterà nuove verità rispetto a ciò che ha detto Gesù, ma ne darà l’interpretazione, l’intelligenza piena e l’assimilazione profonda. Allo stesso modo Gesù non porta una dottrina sua, ma quella del Padre e parla in suo nome.
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