sabato 11 gennaio 2020

Battesimo del Signore

Il Signore benedirà il suo popolo con la pace
Commento al Vangelo (Mt 3,13-17) 
tratto dal Messalino “Sulla Tua Parola" di Gennaio-Febbraio 2020

Nel momento in cui Gesù, battezzato da Giovanni, esce dalle acque del Giordano, lo Spirito Santo, in forma di colomba, si posa su di lui e prende pubblicamente avvio la sua missione di salvezza. Questa missione è caratterizzata dallo stile del servo umile e mite, munito solo della forza della verità, come aveva profetizzato Isaia: “Non griderà, né alzerà il tono, […] non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta, proclamerà il diritto con verità” (Is 42,2-3). Ecco lo stile di Gesù, e anche lo stile missionario dei discepoli di Cristo: annunciare il Vangelo con mitezza e fermezza, senza gridare, senza sgridare qualcuno, ma con mitezza e fermezza, senza arroganza o imposizione. La vera missione non è mai proselitismo ma attrazione a Cristo. Ma come? Come si fare questa attrazione a Cristo? Con la propria testimonianza, a partire dalla forte unione con Lui nella preghiera, nell’adorazione e nella carità concreta, che è servizio a Gesù presente nel più piccolo dei fratelli. Ad imitazione di Gesù, pastore buono e misericordioso, e animati dalla sua grazia, siamo chiamati a fare della nostra vita una testimonianza gioiosa che illumina il cammino, che porta speranza e amore. Questa festa ci fa riscoprire il dono e la bellezza di essere un popolo di battezzati, cioè di peccatori – tutti lo siamo – salvati dalla grazia di Cristo, inseriti realmente, per opera dello Spirito Santo, nella relazione filiale di Gesù con il Padre, accolti nel seno della madre Chiesa, resi capaci di una fraternità che non conosce confini e barriere.
Papa Francesco, Angelus, 8 Gennaio 2017


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