Riflessione di p. Antonio Rungi
Questa domenica è molto importante a livello liturgico ed ecclesiale, in quanto è la prima volta nella storia della Chiesa che si celebra una domenica specifica dedicata interamente alla Parola di Dio. Papa Francesco, infatti, con la lettera apostolica in forma di "Motu proprio", dal titolo "Aperuit illis", del 30 settembre 2019, ha stabilito che la terza Domenica del Tempo Ordinario sia dedicata alla celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio. Questa Domenica della Parola di Dio verrà così a collocarsi in un momento opportuno di quel periodo dell'anno, quando siamo invitati a rafforzare i legami con gli ebrei e a pregare per l'unità dei cristiani. Non si tratta di una mera coincidenza temporale: celebrare la Domenica della Parola di Dio esprime una valenza ecumenica, perché la Sacra Scrittura indica a quanti si pongono in ascolto il cammino da perseguire per giungere a un'unità autentica e solida. Oggi, a conclusione dell'ottavario di preghiera per l'unità dei cristiani capita ad hoc il vangelo di Matteo della terza domenica del tempo ordinario e che è un forte invito alla conversione come sequela di Cristo sulla via del dono e del servizio. E' Gesù stesso che rivolge questo caloroso invito ai suoi seguaci a Cafarnao sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino». Un invito che rimane inalterato nei contenuti, nella sostanza e nella risposta anche nell'oggi della Chiesa. La domenica dedicata alla Parola - ha scritto Papa Francesco - possa far crescere nel popolo di Dio la religiosa e assidua familiarità con le Sacre Scritture, così come l'autore sacro insegnava già nei tempi antichi: «Questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica» (Dt 30,14).
Visualizza il foglietto della settimana (clicca sull'immagine qua sotto ↓)