Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
a Dio, che è, che era e che viene
Grande mistero che siamo invitati a contemplare questa settimana. Siamo stimolati a porre lo sguardo sul mistero stesso di Dio. L'Amore ha il volto del Padre da cui ha origine il volto della Sapienza e della Parola e il volto dello Spirito. Dall'Amore reciproco tra il Padre e il Figlio procede lo Spirito. La Trinità è compresa in questa grande relazione di amore. Possiamo affermare quindi che vi è il contrario di quella logica umana che è abitata dal peccato in cui si cerca di affermare se stessi. Noi siamo creati a immagine e somiglianza di Dio e a quel modello di relazione dobbiamo tendere. L'uomo non è creato semplicemente a immagine di Dio: molto di più! E' creato ad immagine della Trinità: "Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza". Siamo fatti ad immagine plurale, a somiglianza della comunione. Non a immagine del creatore, non a somiglianza del Figlio o dello Spirito, ma a immagine della loro comunione. Allora comprendiamo perché la solitudine ci pesa tanto e ci fa paura: perché è contro la nostra natura. Allora capiamo perché quando sono con chi ci vuole bene, quando accogliamo e sono accolti stiamo così bene: perché realizziamo la nostra vocazione divina. Allora fede e la vita reale coincidono, verità ed esistenza coincidono. E questo fa esultare. La Trinità è un soggetto che è al di qua, non al di là di me. Da questo comprendiamo che se è difficile comprendere questo mistero non vuol dire che non possa essere totalmente vissuto. "Se vedi la carità, vedi la Trinità"diceva Agostino. La Carità è dunque il tuo cuore aperto, spalancato e dilatato all'immensità di Dio e del creato, mai chiuso, sempre aperto, sempre ferito gocciolante sangue d'Amore per tutti per cui tutti possono entrarvi e uscirvi senza neanche chiederti “permesso”!
Michele Cerutti
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