sabato 22 giugno 2019

Corpus Domini

Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore
Commento al Vangelo (Lc 9,11-17) 
tratto dal Messalino “Sulla Tua Parola" di Maggio-Giugno 2019

Nel Vangelo di questa domenica Gesù insegna alle folle l’azione potente di Dio quale re; inoltre guarisce le persone afflitte dalle più svariate malattie. Infine desidera fermarsi ancora per offrire cibo in abbondanza. Facendo così, egli mostra di prendersi cura della vita di tutti, quale vero pastore, e di fare della moltitudine una grande famiglia, nella comunione del pasto preso assieme e servito dai discepoli, ma dato da lui. Quella massa di gente, la più disparata, diventa così un popolo solo. Prima della distribuzione Gesù eleva gli occhi al cielo per far capire che all’origine di tanta provvidenza sta il dono del Padre celeste che dall’alto guarda quell’assembramento di persone, segnate dalla sofferenza. Gesù si comporta da vero padrone di casa che invita ospiti e presiede al pasto. Così avverrà nell’ultima Cena, quando con lo stesso gesto di prendere il pane, offrirà tuttavia un cibo di altro valore, il suo corpo donato, e inviterà a bere una bevanda, quale sangue versato. Ma non si può comprendere tutto ciò se non in vista del banchetto escatologico nel regno di Dio. Di quel regno il Maestro aveva parlato a quella gente di Galilea, che forse attendeva qualcosa di più materiale.


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