sabato 29 giugno 2019

13^ e 14^ Domenica del Tempo Ordinario

Spiritualità del "Tempo Ordinario": 
tempo di sequela e discepolato
a cura di Matteo Ferrari, OSB 

Il tempo ordinario è costituito da trentatré o trentaquattro settimane, distribuite tra la festa del battesimo del Signore e l’inizio della quaresima (primo periodo), e tra la settimana dopo pentecoste e la solennità di Cristo Re (secondo periodo). A differenza degli altri tempi liturgici, il tempo ordinario non celebra un particolare mistero della vita del Signore e della storia della salvezza, bensì il mistero di Cristo nella sua interezza. È il tempo per eccellenza della sequela e del discepolato, sulle orme di Gesù verso il compimento della storia (XXXIV domenica). Due elementi sono fondamentali per cogliere il significato e l’importanza del tempo ordinario: il lezionario, con la lettura semicontinua dei vangeli sinottici, e la domenica. Intorno a questi due assi portanti, la Chiesa nel tempo ordinario si può sperimentare in cammino, sostenuta dalla parola, sulle orme di colui che per lei e per l’umanità intera ha donato la sua vita. Celebrando così il mistero di Cristo nel tempo del suo pellegrinaggio, la Chiesa impara a conformare la sua vita a quella del suo Signore. Il tempo ordinario, che spesso viene considerato quasi un tempo minore, un tempo poco significativo, è invece il tempo dove si gioca in qualche modo la verità degli altri tempi, il tempo dell’ordinarietà e della quotidianità, il tempo della vita dei discepoli di Gesù che devono fare della Pasqua il criterio fondamentale della loro esistenza. Il tempo ordinario, se vissuto nella fedeltà al cammino che la liturgia ci propone, può divenire il tempo “custode” di quella “capacità di ordinarietà” di cui oggi forse noi e le nostre comunità abbiamo bisogno.


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