sabato 26 marzo 2016

Domenica di Pasqua
IL SIGNORE È RISORTO: VIVE PER SEMPRE
Celebriamo la Solennità del Signore Gesù, risorto da morte

Prestate bene attenzione, carissimi: il mistero della Pasqua è nuovo e antico, eterno e temporale, corruttibile e incorruttibile, mortale e immortale [...]. L'immolazione dell'agnello, la celebrazione della Pasqua e la scrittura della legge ebbero per fine Cristo Gesù. Nell'antica legge tutto avveniva in vista di Cristo. Nell'ordine nuovo tutto converge a Cristo in una forma assai superiore. La legge è divenuta il Verbo e da antica è fatta nuova, ma ambedue uscirono da Sion e da Gerusalemme. Il precetto si mutò in grazia, la figura in verità, l'agnello nel Figlio, la pecora nell'uomo e l'uomo in Dio. Il Signore pur essendo Dio, si fece uomo e soffrì per chi soffre, fu prigioniero per il prigioniero, condannato per il colpevole e, sepolto per chi è sepolto, risuscitò dai morti e gridò questa grande parola: Chi è colui che mi condannerà? Si avvicini a me (Is 50, 8). Io, dice, sono Cristo che ho distrutto la morte, che ho vinto il nemico, che ho messo sotto i piedi l'inferno, che ho imbrigliato il forte e ho elevato l'uomo alle sublimità del cielo; io, dice, sono il Cristo. Venite, dunque, o genti tutte, oppresse dai peccati e ricevete il perdono. Sono io, infatti, il vostro perdono, io la Pasqua della redenzione, io l'Agnello immolato per voi, io il vostro lavacro, io la vostra vita, io la vostra risurrezione, io la vostra luce, io la vostra salvezza, io il vostro re. Io vi porto in alto nei cieli. Io vi risusciterò e vi farò vedere il Padre che è nei cieli. Io vi innalzerò con la mia destra.
Melitone di Sardi

Auguri di “pace e bene” a tutti i fedeli della Parrocchia. 
Buona e Santa Pasqua!
                                                                                             don Nicola e padre Pietro

"Il sepolcro vuoto": fotogramma del Film "Gesù di Nazaret", regia di Franco Zeffirelli (1977)

Domenica 3 Aprile, Chiesa S. Bernardino ore 9,30
SANTA MESSA PRESIEDUTA DAL VESCOVO
Saluto e ringraziamento della comunità parrocchiale di Mogoro
 a S. E. Mons. Giovanni Dettori, al termine del suo ministero episcopale in Diocesi 

Lunedì 11 Aprile - giornata intera
PELLEGRINAGGIO A SANT’ANTIOCO
Per info e iscrizioni contattare Susanna Sulis (349.5018037) 
o Claudio Broccia (347.0332403) entro, e non oltre, Domenica 3 Aprile

mercoledì 23 marzo 2016

PASQUA 2016 CON PAPA FRANCESCO

Giovedì santo - Domenica di Pasqua

Programmazione del CTV - Centro Televisivo Vaticano:

Giovedì 24 marzo
ore 09.30 Santa Messa del Crisma - Basilica Vaticana
ore 17.00 Santa Messa in Coena Domini celebrata da Papa Francesco

Venerdì 25 marzo
ore 17.00 Celebrazione della Passione - Basilica Vaticana
ore 21.15 Via Crucis - Colosseo

Sabato 26 marzo
ore 20.30 Veglia Pasquale - Basilica Vaticana

Domenica 27 marzo
ore 10.15 Santa Messa di Pasqua e Benedizione Urbi et Orbi - Piazza San Pietro

Immagini in diretta dal CTV - Centro Televisivo Vaticano

lunedì 21 marzo 2016

Inizio della Settimana Santa

Domenica delle Palme
ANCHE NOI, CON GESU', A GERUSALEMME
Con il rito della Benedizione delle Palme e la Santa Messa 
siamo entrati nella "grande settimana" di passione, morte e risurrezione




 E Sabato 19 Marzo, alla Santa Messa vespertina,
abbiamo celebrato la Festa della Famiglia 


Buona Settimana Santa a tutti!

sabato 19 marzo 2016

Calendario liturgico del 20 Marzo 2016

Domenica delle Palme: inizia la grande settimana
OSANNA AL FIGLIO DI DAVID, OSANNA AL REDENTORE

Anche noi con Gesù a Gerusalemme

Festeggiamo oggi l’entrata messianica di Gesù a Gerusalemme. In ricordo del suo trionfo, benediciamo le palme e leggiamo il racconto della sua passione e della sua morte. È il profeta Isaia con il suo terzo cantico sul servo sofferente di Iahvè che ci prepara ad ascoltare questo passo del Vangelo. La sofferenza fa parte della missione del servo. Essa fa anche parte della nostra missione di cristiani. Non può esistere un servo coerente di Gesù se non con il suo fardello, come ci ricorda il salmo di oggi. Ma nella sofferenza risiede la vittoria. “Egli spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo, umiliò se stesso, facendosi obbediente fino alla morte, e alla morte di croce”. E, come il suono trionfale di una fanfara, risuonano le parole che richiamano l’antico inno cristiano sulla kenosi citato da san Paolo: “per questo Dio l’ha esaltato al di sopra di tutto”. L’intera gloria del servo di Iahvè è nello spogliarsi completamente, nell’abbassarsi, nel servire come uno schiavo, fino alla morte. La parola essenziale è: “per questo”. L’elevazione divina di Cristo è nel suo abbassarsi, nel suo servire, nella sua solidarietà con noi, in particolare con i più deboli e i più provati. Poiché la divinità è l’amore. E l’amore si è manifestato con più forza proprio sulla croce, sulla croce dalla quale è scaturito il grido di fiducia filiale nel Padre. “Dopo queste parole egli rese lo spirito”, e noi ci inginocchiamo - secondo la liturgia della messa - e ci immergiamo nella preghiera o nella meditazione. Questo istante di silenzio totale è essenziale, indispensabile a ciascuno di noi. Che cosa dirò al Crocifisso? A me stesso? Al Padre?
lachiesa.it

Da Sabato 19 Marzo
LA SANTA MESSA
sarà celebrata alle ore 18

Venerdì 25 Marzo, ore 20,30
VIA CRUCIS

P.zza Giovanni XXIII, Via Gramsci, Viale Trieste, Via S. Giuseppe,
Via Mazzini, Via Gramsci, Via Tuveri, Via don Garau, Via Martini,
Via Gramsci, P.zza Giovanni XXIII, stazione chiesa, Via Carmine,
Via Eleonora, Via D. Paderi, Via Martini, Via Gramsci, P.zza Giovanni XXIII

sabato 12 marzo 2016

Calendario liturgico del 13 Marzo 2016

V Domenica di Quaresima
NEANCHE IO TI CONDANNO

Gesù, perdonando l’adultera, rivela la Misericordia del Padre

E' vicino il momento in cui Cristo farà la rivelazione più radicale - e la più incomprensibile per l’uomo - della sua potenza: morire sulla croce. È uno “scandalo per gli Ebrei, follia per i popoli pagani” (1Cor 1,23). Già prima Gesù aveva parlato ai suoi discepoli della croce, che li stupì e confuse. Quello che osservavano, nel comportamento sociale, è che l’uomo utilizza la debolezza degli altri per affermare il proprio potere. Ma Gesù diceva loro: “I re delle nazioni... e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori. Per voi però non sia così” (Lc 22,25). E i farisei che pretendono di usare una povera donna, colta in flagrante delitto di adulterio, per compromettere Gesù, gli danno in effetti l’occasione di rivelare la Misericordia e l’Amore divino. In primo luogo Gesù mette in evidenza l’ipocrisia dei farisei: “Chi di voi è senza peccato scagli per primo la pietra. Dopo, toglie loro qualsiasi argomentazione. Mette in evidenza la loro ignoranza colpevole della legge che insegna che Dio, essendo potente sovrano, giudica con moderazione e governa con indulgenza, perché egli opera tutto ciò che vuole (Sal 115,3). Infine - e questo è il punto più importante del Vangelo -, Gesù insegna alle folle che non esiste più grande manifestazione di potere che il perdono. La morte stessa non ha un così grande potere. In effetti, solo il potere di Cristo, che muore crocifisso per amore, è capace di dare la vita. E soltanto il potere che serve a dare la vita è vero potere. 
lachiesa.it
 
Mercoledì 16 Marzo, ore 18
CATECHESI BIBLICA
PER GLI OPERATORI PASTORALI
E GLI ADULTI

Salone Oratorio - Portare la Bibbia

Sabato 19 Marzo Solennità di San Giuseppe, S. Messa ore 18
FESTA DELLA FAMIGLIA
Per tutte le famiglie e, in particolare, per le coppie
che celebrano il 1°, 10°, 15°, 25°, 30°, 40°, 45°,
50° e 60° anniversario di matrimonio.
Le coppie che celebrano l’anniversario, ma si sono sposate fuori parrocchia,
comunichino la loro adesione alle Sigg.re Anna Foddi e Francesca Grussu


sabato 5 marzo 2016

Calendario liturgico del 6 Marzo 2016

IV Domenica di Quaresima
FRA LE BRACCIA DEL PADRE MISERICORDIOSO

Un invito a percorrere la “via del ritorno” e della conversione

La parabola del vangelo odierno mette di fronte tre protagonisti che potrebbero contendersi il titolo del brano: il padre misericordioso, il figlio prodigo, il figlio maggiore. Forse impropriamente è stata chiamata come «parabola del figlio prodigo»; in realtà il primo prodigo è il padre, talmente «prodigo nell’amore» da scandalizzare il figlio maggiore. Proprio per i presunti giusti, impersonati dal primogenito, Gesù delinea una sconcertante immagine di Dio. Un Dio la cui paternità valica i limiti del «buon senso» e le ragioni dei «benpensanti» (scribi e farisei) al punto da suscitare la loro irritazione e da metterne a nudo l’intolleranza. In Gesù che accoglie i peccatori, gli stranieri, le donne di strada, gli esclusi, in Gesù che siede a mensa con gente disprezzata e impura si manifesta un Dio che a tutti offre la sua ospitalità, il suo perdono e la capacità di rinnovarsi perché tutti sono da lui amati. Se dunque nella parabola c’è un rimprovero, esso è rivolto al primogenito e a chi come lui pensa che l’osservanza esteriore della legge sia fonte di merito e autorizzi il disprezzo nei confronti dei fratelli peccatori. Il peccato sta anche nel servire «con l’animo del mercenario» (B. Maggioni), nel rimanere in casa senza apprezzarne il dono, nel respingere e condannare senza appello il fratello che ha sbagliato. Nella parabola viene anzitutto esaltata la «misericordia» divina. Dentro una storia di rifiuto dell’amore, di miseria e di peccato, Dio risalta per il suo amore infinitamente più grande di ogni chiusura umana. Il figlio minore che rifiuta di essere amato e reclama per sé un’illusoria libertà «è in certo senso l’uomo di tutti i tempi» (cf Dio ricco di misericordia, 5). 
maranatha.it


Venerdì 11, Sabato 12 e Domenica 13 Marzo
SANTE QUARANTORE
Chiesa parrocchiale di San Bernardino

Domenica 13 Marzo, ad Ales
MEETING DEI GIOVANISSIMI
E GIUBILEO DEI RAGAZZI

Per i ragazzi dai 13 ai 16 anni.
Info e iscrizioni entro Giovedì 10 Marzo
contattando i genitori/catechisti del 3° Laboratorio